Oggi vi portiamo tra i boschi dell’Aretino, dove una giovane donna ha scelto di costruire un ponte tra due mondi che, da sempre, sembrano in conflitto: quello dei lupi e quello dei pastori.
Lei è Caterina Blasi, ha quasi trent’anni e una passione profonda per la fauna selvatica. Nata a Palazzo del Pero, da dodici anni è vegetariana, è laureata in Scienze Faunistiche e oggi studia per diventare pastora. Sì, proprio così.
Non ha mai avuto paura del lupo, anzi: fin da bambina lo ha considerato una creatura affascinante, simbolo di forza e armonia naturale. Così ha deciso di impegnarsi in prima persona per trovare una via di convivenza possibile tra predatori e allevamenti di montagna, nel rispetto degli equilibri naturali.
Dopo varie esperienze sul campo – come quella nel Casentino con il progetto Pasturs – Caterina si è iscritta alla scuola per pastori del progetto europeo Life ShepforBio. E oggi sogna un nuovo modello di pastorizia: più sostenibile, etica, in ascolto della natura.
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Foto da profilo FB