Le cifre dell’indagine Caritas: oltre 28 mila persone fragili si sono rivolte nel 2023 a centri e servizi delle Caritas toscane, con un piccolo aumento rispetto all’anno precedente. Di queste, quasi il 30% sono “nuovi poveri” arrivati per la prima volta. Quasi il 40% ha figli. Alcuni hanno un lavoro, con un reddito che non è sufficiente per i bisogni del nucleo familiare. Molti hanno un basso livello di istruzione. Per il vescovo di Massa Carrara Mario Vaccari un invito a “non abbassare la guardia” sulle povertà.
Il rapporto, dal titolo «Oltre. Sguardi di futuro» è stato illustrato da Alessandro Salvi, Dirigente del settore Welfare Innovazione Sociale della Regione Toscana, Nicola Orlando e Gabriele Tomei (VoisLab, azienda spin-off dell’Università di Pisa). Lo sentiamo ai nostri microfoni
Secondo il vescovo Mario Vaccari, vescovo di Massa Carrara Pontremoli e Delegato della Conferenza Episcopale Toscana per la Carità, «Il Rapporto Caritas 2024 ci dice che in Toscana si sta bene, e allo stesso tempo ci invita a “non abbassare la guardia” perché lo scivolamento verso il basso è sempre possibile per tutti.
Per l’assessora Serena Spinelli, Assessora alle Politiche Sociali della Regione Toscana, «Anche i dati raccolti dalle Caritas della Toscana ci confermano che la povertà non tende ad arretrare, anzi, sempre più spesso, si allarga verso nuove povertà
Don Emanuele Morelli, Delegato Regionale Caritas Toscana, afferma: «“Oltre. Sguardi di futuro” restituisce un’analisi delle povertà incontrate nel corso del 2023 dai volontari dei Centri di Ascolto delle Caritas della Toscana e al contempo indica alcune “piste di lavoro” per il futuro prossimo.