No all’apartheid dei disabili gravi‘, ‘Nulla su di noi, senza di noi’. Questi i due striscioni mostrati da una delegazione dell’associazione “Vita indipendente” che ha nuovamente protestato stamani davanti alla sede della presidenza della Regione Toscana, contestando il sistema per accedere ai contributi assistenziali, dopo l’uscita delle graduatorie del bando, e la legge sul fine vita che va in direzione opposta a garantire loro una vita dignitosa, prima della morte. Ce lo ha raccontato Patrizia Pepe, membro del direttivo dell’associazione: “Il presidente Giani non ci incontra, non ci ha mai dato risposta”.

“Con queste regole – spiega Patrizia Pepe, dell’associazione – noi ci troviamo ad anticipare i soldi per la nostra assistenza, soldi che non abbiamo. Anche perché – aggiunge – si parla di cifre anche molto alte, fino a oltre 2.000 euro“, a seconda delle necessità. “Inoltre abbiamo sempre chiesto, fin dall’anno scorso, all’assessora Spinelli che la rendicontazione dovesse essere fatta trimestralmente, tutto ciò non è avvenuto, pretendono degli sforzi disumani”.

L’associazione contesta anche l’aumento della platea dei destinatari: “Sono stati distribuiti soldi a pioggia, ma per fare entrare più persone, di fatto, non hanno dato quello che serve a persone che erano già dentro e che già dimostravano di sostenere spese molto alte”, dice ancora Pepe, lamentando infine un mancato riscontro da parte del presidente della Regione, Eugenio Giani. “Non ci incontra. Dopo varie richieste siamo venuti qui e non non ci ha ricevuto, abbiamo fatto anche richieste scritte alle quali non è stata data risposta”.