Al via la 4^ edizione del premio di poesia intitolato a Niccolò Bizzarri, il giovane studente fiorentino morto il 13 gennaio 2020 dopo una caduta dalla sua carrozzina in piazza Brunelleschi, dove studiava Lettere Classiche all’Università di Firenze. Niccolò era affetto da Distrofia Muscolare, una grave malattia degenerativa che lo costringeva sulla sedia a rotelle.
Organizzato dall’Associazione culturale “Amici di Nicco”, il concorso nasce dal desiderio di ricordare e diffondere la sua esperienza, una continua sorpresa della positività nascosta dentro ogni circostanza, persino la più dolorosa e difficile come la sua disabilità .
🎙Sentiamo Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze che patrocina il concorso.
L’associazione, in collaborazione con La Scuola di Editoria, indice un Bando di Concorso per la selezione di poesie inedite. Le prime tre edizioni del Concorso hanno visto la partecipazione di circa 900 giovani poetesse e poeti da tutta Italia. L’edizione di quest’anno avrà come spunto una poesia di Niccolò intitolata Sonno: «Voglio la pace che nessun uomo può dare».
🎙Dell’importanza della poesia ci parla Valentina Lìngria, presidente della Scuola di Editoria.
â„ą La partecipazione è gratuita e riservata agli under 25. Il materiale dovrĂ essere inviato entro le ore 23:59 del 31 maggio 2024. Per partecipare è necessario compilare un modulo presente sul sito amicidinicco.itÂ
La giuria è composta dai poeti: Sauro Albisani, Rosalba De Filippis, Luca Larpi, Davide Rondoni e Gian Mario Villalta. Il premio consiste nella partecipazione a un seminario poetico tenuto dai giurati del concorso e da alcuni professori dell’Università degli Studi di Firenze. Il seminario si svolgerà il 14 e il 15 settembre a Villa Bardini (salvo diversa comunicazione). I vincitori parteciperanno in presenza, ma le lezioni saranno anche trasmesse online come negli scorsi anni.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con La Scuola di Editoria, ha come le precedenti il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, del Comune di Firenze e dell’Università degli Studi di Firenze e il contributo della Fondazione CR Firenze. Tra i collaboratori l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, la malattia da cui Niccolò era affetto.