Pali, feste e tradizioni storiche caratterizzano ogni borgo della Toscana.

Tra le più conosciute ci sono sicuramente il Calcio Storico Fiorentino e il Palio di Siena. Ma non esiste paese della Toscana che non abbia una propria festa che risale ad epoche remote.

Oggi vi portiamo a scoprire 3 feste tradizionali toscane un po’ meno note ma ugualmente affascinanti che si svolgeranno durante l’estate.

Balestra del Girifalco

Una spettacolare gara fra i balestrieri dei rioni del borgo di Massima Marittima, la cui storia risale fino al XIV sec, e che coinvolge tutto il borgo. E’ la Balestra del Girifalco che si svolge ogni anno, la quarta domenica di maggio e il 14 Agosto nella medievale città dell’entroterra della Maremma. Consiste in una gara di tiro al bersaglio (detto Corniolo o Tasso) fissato su un grande ritratto del Girifalco. Per colpirlo viene utilizza la Balestra antica all’italiana. Prendono parte alla gara 24 balestrieri, 8 per ciascuno dei Terzieri in cui è diviso il centro storico di Massa Marittima. A precedere la gara il corteo in abiti tradizionali, che sfila tra le vie del borgo fino ad arrivare nella duecentesca piazza del Duomo, dove si tiene lo spettacolo degli sbandieratori, seguito dalla la gara. Il balestriere la cui freccia si sarà conficcata più vicina al centro del corniolo, sarà il vincitore e riceverà in premio una simbolica freccia d’oro, mentre al suo Terziere verrà assegnato il “drappellone” in seta dipinta.

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Bravìo delle botti Montepulciano

L’ultima domenica di Agosto a Montepulciano si svolge il tradizionale “Bravìo delle Botti”, rievocazione storica della sfida tra le otto contrade cittadine. Le origini della gara risalgono al 1300 e fino al XVII sec venne disputata con cavalli, sostituiti poi da botti dal peso di circa 80 kg ciascuna. Le botti vengono spinte e fatte rotolare da due atleti per ciascuna contrada detti “spingitori”, lungo il percorso in salita di circa 1800 metri che si snoda tra le suggestive vie del centro storico della città, fino all’arrivo sul sagrato del Duomo in Piazza Grande. La gara è preceduta dal corteo storico composto da oltre trecento figuranti. La parola “Bravìo” deriva dal volgare “Bravium” e sta ad indicare il premio assegnato alla contrada vincitrice, un panno dipinto recante l’immagine iconografica del patrono di Montepulciano, San Giovanni Decollato.

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Astiludio di Volterra

Una vera e propria gara tra sbandieratori che rievoca un’antica festività. Era infatti il 18 ottobre 1406 quando a Volterra arrivò la notizia che i fiorentini avevano conquistato Pisa; la gioia dei volterrani, alleati di Firenze, fu tale che vennero organizzati banchetti per strada e un’affollata sbandierata fatta dai giovani. L’Astiludio nasce quindi per rievocare questa festa, vera e propria manifestazione a carattere agonistico-coreografico. La prima domenica di settembre alle ore 15,15 tutte le campane delle contrade suonano contemporaneamente ed i quattro cortei provenienti da altrettante porte della città si dirigono in piazza dei priori per dare vita al torneo. I vincitori riceveranno il Bravìo, l’artistico piatto di alabastro lavorato e decorato a mano e che costituisce il palio conteso fra le quattro squadre che partecipano alla competizione.

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