Ad un anno dallo scoppio della guerra la comunità ucraina di Grosseto ricorderà questo tragico anniversario con una cerimonia semplice, di preghiera e silenzio, in piazza Duomo, domenica 26 febbraio alle ore 16.30. “Scopo di questa nostra iniziativa – dice don Stepan Tkhoryk, giovane sacerdote di 27 anni cappellano dei fedeli ucraini cattolici di rito bizantino – è prima di tutto dire grazie al popolo italiano per l’aiuto che ci ha dato sin dal primo istante. Poi commemorare le vittime, i tantissimi, tra soldati e civili, che questa guerra ha strappato alla vita, agli affetti, al futuro. Infine dire basta e chiedere il dono della pace”.
La cerimonia in piazza Duomo sarà preceduta dalla divina liturgia degli ucraini greco-cattolici nella chiesa della Misericordia. Al termine gli ucraini raggiungeranno a piedi piazza Duomo.
Intanto nei giorni scorsi tre sacerdoti della diocesi di Grosseto, don Paolo Gentili, don Ivano Rossi e don Marco Gentile, si sono recati in Ucraina, nella città di Ivano- Frankivsk, per partecipare all’ordinazione di un nuovo vescovo: mons. Mykola (Nicola) Semenyshyn, consacrato ausiliare dell’Arcieparchia di Ivano-Frankivsk. “Abbiamo avuto l’occasione di incontrare vescovi di diocesi nelle quali, nei mesi scorsi, sono giunti gli aiuti partiti da Grosseto – raccontano i tre sacerdoti – Ci hanno espresso tutta la loro gratitudine per questa attenzione e cura. Ma soprattutto abbiamo colto gratitudine per una vicinanza di fede e per il coraggio di essere andati in Ucraina a condividere questo momento di festa. Noi, sinceramente, non ci siamo sentiti particolarmente coraggiosi, forse un po’ temerari – sorridono i tre sacerdoti – Il coraggio è della gente ucraina che continua a mostrare una fede straordinaria. Al di là delle questioni geopolitiche, stare lì, seppure solo tre giorni, ci ha permesso di cogliere la percezione di un’amicizia che continua dopo un anno di guerra”.