La Toscana è terra di arte per tradizione. Se Medioevo e Rinascimento hanno visto il fiorire di grandi artisti, rinomati a livello internazionale, come Leonardo da Vinci o Michelangelo, non tutti sanno che ancora oggi questa terra attrae artisti da tutto il mondo.

Le creazioni moderne e contemporanee sono molte e spesso raccolte in veri e propri parchi tematici che dialogano con la natura circostante. Un’attrazione da non perdere!

Parco Sculture del Chianti

32 installazioni e sculture realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo, in un percorso che si fonda con la natura del Chianti: è il Parco Sculture del Chianti, a Castelnuovo Berardenga. Un esempio perfetto del connubio tra arte e natura. Le installazioni artistiche sono state pensate e realizzate per essere collocate proprio in quel preciso ambiente. Gli artisti hanno infatti visitato il parco prima di realizzare le opere. Ne è nato un suggestivo viaggio, di circa 1 km, che mette in contatto il visitatore con culture e stili differenti. II Parco è aperto tutto l’anno.

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Il Giardino di Daniel Spoerri

Un parco artistico ai piedi del Monte Amiata. Il giardino di Daniel Spoerri prende il nome dall’artista omonimo, pittore svizzero di origine rumena, che ha scelto il borgo di Seggiano per dare spazio alla sua creatività e a quella di numerosi altri artisti. Il Giardino raccoglie ben 113 installazioni di 54 artisti da tutto il mondo. Alcune sono nascoste all’ombra di fitti boschetti, come “Il Galletto e la Mantide irreligiosa” di Daniel Spoerri; altre attirano i visitatori da lontano, come l’olivo parzialmente dorato di Dani Karavan, intitolato “Adamo ed Eva”. Altre opere si confrontano con la mitologia, sperimentano con il linguaggio o si richiamano all’astrologia. Il giardino è aperto sette mesi l’anno. Il parco apre ad aprile.

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Il Giardino dei Tarocchi

Creato dall’artista franco-statunitense Niki de Saint – Phalle, il Giardino dei Tarocchi è un parco artistico che si trova nel comunale di Capalbio, nel sud della Toscana, Un vero e proprio percorso spirituale che permette all’uomo di immergersi in un mondo magico tra arte e natura. A separare magia e realtà, ci sono infatti un muro e una porta d’ingresso in tufo, ideati dall’architetto Mario Botta. All’interno del parco sono collacate statue alte fino a 15 metri rappresentanti i ventidue arcani maggiori, costruiti con diversi materiali tra cui acciaio e cemento ricoperti di vetrispecchi e ceramiche colorate. Il Giardino riapre ad aprile.

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