La sua professione è quella di ricercatrice, biologa marina, ma a Lampedusa tutto è cambiato il 3 ottobre del 2013 quando in un naufragio sono morte oltre 300 persone fra uomini, donne e bambini. Dalila Ardito quella volta, e da allora, si trova a recuperare in mare i corpi senza vita dei migranti su incarico della Guardia Costiera e delle autorità. Un servizio per dare nomi e dignità a queste persone, un gesto doveroso di umanità per loro e le loro famiglie, ma emotivamente pesantissimo.
Dalila Ardito domani, giovedì 20 aprile alle 21 sarà ospite della parrocchia di San Luca al Vingone, Scandicci (FI) per portare la sua testimonianza e per un momento di preghiera con la comunità guidata da don Tomasz Korszun.
🎙Abbiamo intervistato Dalila Ardito che ha condiviso con noi la sua toccante storia di umanità: