Il centenario si era aperto ufficialmente il 5 gennaio scorso, seppure già dalla festa delle stimmate 2023 erano iniziate iniziative di carattere spirituale, culturale, pastorale e di evangelizzazione per rimettere a fuoco il valore immenso dei segni della passione di Cristo che Francesco ha portato sul suo corpo negli ultimi due anni di vita, all’apice di un itinerario umano e spirituale che ha toccato vette di amore e di dolore, di letizia e di compassione.
È ciò che ha sottolineato padre Fusarelli, ministro generale dei frati minori sia nell’omelia della solennità delle Stimmate, sia nella celebrazione che ha presieduto nella notte del 16 settembre, dando il via, poi, ad una veglia che è proseguita fino all’alba e che ha coinvolto poco meno di 200 giovani. Tra la basilica del santuario, la cappella che custodisce il dono della stimmatizzazione e la chiesetta di Santa Maria degli angeli, sempre nell’area del santuario, i giovani si sono alternati nella preghiera, avendo la possibilità di trovare frati disponibili per l’ascolto e la confessione. Si conclude, così, un anno che non è stato solo celebrativo di un fatto accaduto otto secoli fa, ma il tentativo di rileggere oggi il senso delle ferite come passaggi per una vita nuova.
🎙️Fra’ Massimo Fusarelli, nell’omelia pronunciata questa mattina al santuario della Verna, nella Messa solenne che ha chiuso l’ottavo centenario della stimmatizzazione del Poverello d’Assisi.
Alla solenne celebrazione eucaristica nella basilica del santuario, ha presenziato mons. Andrea Migliavacca, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, che la sera precedente ha tenuto una catechesi ai ragazzi a Chiusi della Verna, prima di incamminarsi con loro verso il santuario in un itinerario sotto le stelle. Presenti anche i gonfaloni dei Comuni di Firenze, con la sindaca Sara Funaro; di Chiusi della Verna, col primo cittadino Gianpaolo Tellini, e di Assisi con la sindaca Stefania Proietti. Presenti anche il presidente della Regione, Eugenio Giani, e molte altre autorità.
Nel pomeriggio del 17 la processione, che ogni giorno da secoli i frati del santuario compiono dalla basilica alla cappella delle stimmate, ha acquisito un valore del tutto particolare ed è culminata con la benedizione sul mondo, impartita da padre Fusarelli con la reliquia del sangue dello Stimmatizzato della Verna.
L’ottavo centenario avrà ora una “coda” a La Verna il 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi, quando alle 15, dopo la processione alla cappella delle stimmate, il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, mons. Migliavacca, chiuderà ufficialmente la Porta Santa per l’indulgenza, seppure la stessa indulgenza concessa dalla Santa Sede per questo tempo giubilare è stata prorogata al 31 dicembre.